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06/05/2019

Il decreto Sblocca cantieri: la violazione contributiva o tributaria non definitiva comporta l’esclusione dalla gara d’appalto.

L’aumento del potere discrezionale delle amministrazioni legittima l’esclusione degli operatori che presentano delle irregolarità tributarie, anche non definitive.

A seguito di una lettera della Commissione europea in merito a dubbi sulla conformità delle normative e ad alcune disposizioni relative alla direttiva 2014/23/Ue ed alla direttiva 2014/24/Ue, è stato sancito il nuovo comma 4 dell’art. 80 del Dlgs 50/2016 che ha portato profonde modifiche al nostro sistema di contratti pubblici contenuto nel Dl 32/2019, noto come decreto Sblocca cantieri.

Quest’ultimo, già in vigore dal 19 aprile, legittima le amministrazioni a escludere dalla partecipazione a gare d’appalto tutte le imprese che presentano un’irregolarità contributiva o tributaria, di importo superiore a cinque mila euro, anche se non definitivamente accertate.

A seguito di una lettera della Commissione europea in merito a dubbi sulla conformità delle normative e ad alcune disposizioni relative alla direttiva 2014/23/Ue ed alla direttiva 2014/24/Ue, è stato sancito il nuovo comma 4 dell’art. 80 del Dlgs 50/2016 che ha portato profonde modifiche al nostro sistema di contratti pubblici contenuto nel Dl 32/2019, noto come decreto Sblocca cantieri.

Quest’ultimo, già in vigore dal 19 aprile, legittima le amministrazioni a escludere dalla partecipazione a gare d’appalto tutte le imprese che presentano un’irregolarità contributiva o tributaria, di importo superiore a cinque mila euro, anche se non definitivamente accertate.

 
 

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